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Il premio Alghero donna, il premio di tutta la città, di Neria De Giovanni

17/01/2023, 19:55 | Arte e Cultura
Teatro Civico, Le premiate con il Sindaco di Alghero Mario Conoci

Veramente il Premio Alghero donna è sentito  come il Premio di tutti, il Premio che porta orgogliosamente il nome della città ai livelli della più alta cultura nazionale. Il premio della collana di corallo di Alghero ne è un simbolo molto efficace, così come le targhe istituzionali con i colori giallo e arancio della bandiera  catalana.L’affetto e l’attenzione della gente per il Premio si sono visti  anche quest’anno, in un Teatro Civico gremito di pubblico attento, partecipe, colto, fatto di molte donne, certo, ma anche di uomini che non hanno perduto un’occasione così importante. E faceva un bell’effetto vedere alte cariche istituzionali, militari e anche ...un religioso, in platea ad assistere attentamente a tutta la cerimonia.

 Sabato 14 gennaio si è conferito il Premio Alghero donna dell’edizione 2022 , lo slittamento di data è dovuto ad una bella motivazione, infatti la città di Alghero ha avuto un dicembre pienissimo di eventi, molti dei quali proprio di sabato ospitati a Teatro civico.  E il Premio Alghero donna non poteva rinunciare ad essere presentato nel salotto buono della città, quel teatro civico che l’ha visto fin dalla prima edizione nel 1995.

Presente quasi al completo la Giuria che presiedo: Antonio Casu già direttore della Biblioteca dei Deputati e presidente dell’Associazione Culturale “Il Cenacolo di Tommaso Moro”, ha letto la motivazione per la Sezione Prosa; Antonio Maria Masia presidente dell’UnAR Unione delle Associazioni Regionali di Roma e del Lazio e del Gremio dei sardi di Roma, ha letto la motivazione del Premio Speciale,  Massimo Milza segretario generale dell’Associazione Salpare organizzatrice del Premio era rimasto a Roma per motivi di salute, Giuditta Sireus direttrice artistica del Club letterario Jane Austen Sardegna ha letto la motivazione per la sezione Giornalismo.
Come sempre abbiamo cercato di proporre protagoniste dal profilo e dalle attività culturali ed editoriali molto elevate che abbiano magari anche relazioni con la nostra Isola.
Ad iniziare dal Premio sezione Prosa a Silvia Ballestra con “La Sibilla, Vita di Joyce Lussu” (Laterza) . Nel libro trova posto la Joyce partigiana, la politica, la viaggiatrice, la traduttrice di poesia ( la sua traduzione delle poesie del turco Nazim Hikmet a tutt’oggi è una delle più lette in Italia) ma anche la scrittrice che come il suo Emilio non ha mai frequentato i salotti letterari. Ovviamente in questo volume c’è anche molta Sardegna, il rapporto con le sezione del Partito sardo d’azione, i suoi interventi anche polemici come, per esempio, il comizio a Carbonia. E poi Emilio Lussu: la loro storia di amore e di lotta, di avvicinamento reciproco da due mondi familiari e regionali così distanti. Tutto ciò raccontato con affabilità ed empatia dalla Ballestra che rispondendo alle mie domande ha ricordato il legame anche familiare che lega i suoi avi con quelli di Joyce.

 

E poi il Premio per la Poesia a Silvia Bre con “Le campane” (Einaudi) di cui la poeta ha voluto leggere tre testi, ricordando che la musica, il suo lento perdersi nell’aria, quale il rintocco delle campane, sia la vera essenza della poesia. Come non parlare allora anche con Silvia Bre di Sardegna e dell’importanza della musica nella nostra poesia orale, spesso poesia accompagnata dalla chitarra?  Sono sobbalzata quando la Bre ha sostenuto su basi scientifiche che la grande poetessa rinascimentale Louise Labè  non sia mai esistita, ma i suoi testi siano frutto di un sapiente collage: la poesia rimane oltre e a discapito del corpo del poeta.
 

Altra sorpresa quella regalata dalla vincitrice della sezione giornalismo Manuela Moreno: lei, affermata e apprezzata conduttrice di TG2 Post, è legatissima alla Sardegna in quanto il padre con la compagnia aerea Meridiana, ha portato la famiglia ad Olbia per otto anni. Ma la Sardegna più nascosta e, quella dell’interno, meno turistica e più vera, la Moreno  l’ha attraversata tutta in due anni  per un programma RAI. Manuela Moreno con un vistoso e splendido rossetto rosso sulle labbra ha dichiarato di averlo messo come segno di forza e ribellione femminile su tutti i  soprusi e le limitazioni di libertà che la donna soffre nel mondo, un gesto semplice che fortemente simbolico, che tutte le donne dovrebbero compiere con questa consapevolezza.
 

E poi il Premio Speciale a Evelina Nazzari, che simpaticamente si è definita una premiata “a prescindere”, a prescindere dal padre, Amedeo, presenza senza dubbio importante ma anche a volte ingombrane per la sua carriera. Evelina ci ha narrato del suo incontro con i cugini di Cagliari che non aveva mai visto, del suo inevitabile amore per la Sardegna e soprattutto per l’importanza vitale della scrittura, teatrale e non, che nella sua vita ha sempre più posto. Spera di poter portare ancora a teatro un testo cui tiene tantissimo, Torna tra nove mesi, dove due donne, due madri, affrontano il difficile rapporto con il dolore dopo la perdita del figlio. Perchè non a Teatro Civico di Alghero ancora Evelina Nazzari con la sua opera teatrale?
 

Un quadro con uun ramoscello di corallo è stato il segno di un riconoscimento  anche alla splendida interpretazione della cantautrice algherese Claudia Crabuzza che ha aperto la serata con una canzone dedicata a Violetta Parro che fa parte di un concerto riproposto dopo qualche giorno nella sala concerti del Teatro Verdi di Sassari; in chiusura Cabuzza ha voluto regalare al pubblico una sua canzone in algherese dedicata all figlia.
 

Il sindaco di Alghero Mario Conoci, la vicesindaca Giovanna Caria e l’assessore alla Cultura Alessandro Cocco, hanno premiato e porto saluti non di rito ma molto calorosi e sentiti. Così come Silvana Pinna, fondatrice della Fidapa di Alghero e Speranza Piredda presidente della Rete delle Donne di Alghero, grazie alla cui collaborazione fattiva il teatro è stato gremito di pubblico regolarmente registrato con biglietti gratuiti, monitorati da un servizio di accoglienza gestito da Titti Sisto.
Non ci sono stati problemi con i microfoni e con le luci, come spesso succede, perché il service è stato sapientemente curato da Romano Marcias e i suoi ragazzi.

 

FOTO del servizio di Valerio Briganti:

foto di apertura: Crabuzza,Ballestra, Bre, Conoci, De Giovanni, Moreno, Nazzari; sul palco: premiate e giuria: Casu, Sireus, Masia; la vicesindaca Giovanna Caria Premia Silvia Ballestra; l'assessore alla cultura Alessandro Cocco premia Silvia Bre; Speranza Piredda premia Manuela Moreno; Silvana Pinna premia Evelina Nazzari; Il sindaco Mario Conoci premia Claudia Crabuzza

NERIA DE GIOVANNI
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