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I versi, le foto, gli acquerelli per raccontare le città italiane
il progetto "Dall'emozione all'Immagine" per "La grande bellezza"...di Roma
08/05/2016, 18:11 | Arte e Cultura
Non è ancora spento l’eco della manifestazione del 30 aprile a Casa Menotti a Spoleto.
Nella famosa terrazza si sono dati convegno poeti e critici giunti da tutta Italia.
L’Ospite d’onore MELO FRENI ha riportato l’orologio del tempo ai giorni del Festival dei due mondi organizzato e diretto da Giancarlo Menotti. Ricordi che hanno animato il salotto letterario condotto dal giornalista Elia Fiorillo direttore artistico di Casa Menotti. La mattina del 30 aprile si è svolta all’insegna della poesia con la presentazione del libro “Le poesie di Monteluco” della poetessa romana Anna Manna edito da Nemapress edizioni con commenti critici di Mario Narducci e Fabio Scialpi e l’introduzione di Neria De Giovanni. Il libro rientra nel programma culturale del Premio Italia Mia che la poetessa ha fondato come sezione particolare del PREMIO EUROPA E CULTURA nel 2014 presso la Sala delle Bandiere del Parlamento europeo a Roma.
Le poesie che illustrano il fascino e la bellezza del Monte che sorge dietro le spalle della cittadina di Spoleto nascono dalla frequentazione della poetessa in quei luoghi di villeggiatura incontaminati dove domina la fascinosa presenza del BOSCO SACRO e dell’Eremo di San Francesco con il famoso convento. Il Programma “Dall’emozione all’immagine “ ideato da Anna Manna intende raccontare in versi, in prosa, attraverso fotografie artistiche e acquerelli, le bellezze ed i segreti richiami delle città italiane. Un intento di dialogo multidisciplinare che affronta la realtà ed il paesaggio italiani attraverso il linguaggio artistico. Come scrive Neria De Giovanni nell’introduzione al libro Le poesie di Monteluco “ Anna Manna è innamorata dei luoghi più affascinanti d’Italia, dalle città d’arte ai luoghi del cuore …e sembra realizzare quel turismo culturale già ipotizzato da Stanislao Nievo con i suoi Parchi letterari”.
Così nel primo incontro del Progetto Dall’emozione all’immagine la città di Spoleto , prima tappa del progetto, è stata raccontata in versi dalla poetessa romana ed in fotografie da Maria Cristina Valeri che ha organizzato la Mostra nella casa di Giancarlo Menotti oggi centro di documentazione del Festival dei due Mondi. Il risultato di questo incontro artistico è stato all’altezza di Spoleto e di Casa Menotti. Soprattuto in alcune fotografie l’intesa tra poesia e fotografia è apparsa totale.
Monteluco, luogo dell’anima, raccontato in poesia ha trovato anche nelle immagini una consistenza artistica cha ha saputo forare il silenzio del Bosco sacro ed aprirsi al dialogo con lo spettatore.Il lettore.che nel libro resta imprigionato in una serie infinita di suggestioni poetiche e di inviti alla meditazione poetica intravede nelle fotografie le sue stesse emozioni. Nel libro sacro e profano sembrano continuamente sfiorarsi senza mai esagerare in un equilibrio di intuizioni raffinate e suggestive. Nella fotografia le immagini esplodono in una spiritualità che trova una sua rappresentazione plastica.
Gli interventi critici di Daniela Fabrizi acuta osservatrice da sempre della poetica della Manna , Laura De Luca, della Radio Vaticana, che ha stimolato la poetessa Anna Manna ad uno scavo interiore in diretta di notevole interesse, Antonella Pagano con le sue creazioni fantasiose, hanno portato i presenti all’evento del 30 aprile ad un grado di partecipazione emotiva massima.
Così Melo Freni, Mario Narducci e tutti gli altri hanno dato vita con la poetessa romana ad una mattinata fuori dal tempo e dallo spazio liberando energie e vibrazioni poetiche sotto il famoso angelo del terrazzo di Casa Menotti che sembrava proteggere le parole in una ovattata atmosfera lontana delle diatribe di questo nostro tormentato mondo contemporaneo.
Spoleto è stata la protagonista indiscussa di questa prima tappa del Progetto ma ora altri lidi, altre città chiamano al racconto artistico.
Dalla spiritualità del bosco Sacro la poetessa e l’artista dell’immagine, che la affiancherà, dovranno cimentarsi con i richiami segreti di altre cittadine italiane.
Un viaggio parallelo o denso di contrasti?Un contrasto che si comporrà comunque nella contemplazione artistica delle città più belle ed affascinanti.
A rileggere il libro di racconti “Una città, un racconto” scritto da Anna Manna per la Nemapress nel 2013 , ci imbattiamo in molte città che potrebbero diventare il nuovo giardino da coltivare con versi e foto : Urbino, Gaeta, L’Aquila, Spineto, San Felice Circeo, Varenna, Mantova, e la capitale Roma oppure Napoli. Quale sarà il richiamo più forte ? Gaeta essendo la città natale della poetessa, oppure Tocco Casauria, cittadina d’Abruzzo che ha visto nascere il padre scrittore Gennaro Manna, ancora una città d’arte oppure un luogo incantato per la bellezza naturale del paesaggio?
Continua il viaggio artistico di Anna Manna in un’Italia che cambia, soffre, è impegnata in problemi difficilissimi,
ma che non riesce a perdere il primato di scrigno di bellezza del mondo.