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Ritanna Armeni racconta l’amore segreto di Inessa per Lenin

In vista del centenario della Rivoluzione russa del 1917, un romanzo inchiesta fa luce su una storia personale tenuta nascosta per decenni

29/08/2016, 01:28 | Arte e Cultura

Qualche anno fa ebbe un certo successo anche in Italia il testo di una studiosa femminista, Carolyn G. Heilbrun“Scrivere la vita di una donna” che analizzava il perché molte scrittrici decidano di raccontare la vita di un’altra donna,  su come lo facciano, quale tecnica narrativa scelgano, che approccio utilizzino.  Ho pensato più volte a questo saggio leggendo  “Di questo amore non si deve sapere, la storia di Inessa e Lenin” (ed. Ponte Alle Grazie, 2015) di Ritanna Armeni, scrittrice, nota giornalista, già portavoce di Fausto Bertinotti e conduttrice della trasmissione televisiva “Otto e mezzo” con Giuliano Ferrara.

Le molte domande alle risposte poste da Carlyn G. Heilbrun le ho trovate tra le righe di questo affascinante viaggio alla scoperta della storia d’amore tra Inessa Armand e Lenin.

Innanzitutto la volontà da parte della Armeni di rompere un tabù, quello che per molto tempo ha sigillato la cosiddetta sinistra, ancor di più il partito comunista, in una algida frigidità di sentimenti, quasi che nell’urgenza  della “rivoluzione di sinistra” non ci fosse lo spazio per le sciocchezze-debolezze sentimentali. La Armeni ha indagato dunque sul rapporto d’amore, d’amicizia, di complicità anche ideologica, tra Lenin e l’unica donna non russa sepolta al Cremlino. Anzi il libro si apre proprio in quell’9 ottobre del 1920 quando la salma di Inessa, morta di malattia e di stenti a soli 46 anni, sta arrivando per la  tumulazione al Cremlino. Ritanna Armeni ha letto tutto su di lei, scavando tra il non detto per far emergere il profilo di una donna eccezionale che riuscì a fronteggiare Lenin anche su argomenti  poi diventati centrali , primo fra tutti il ruolo della donna, della “compagna”,  soprattutto nella nuova società che la rivoluzione bolscevica voleva costruire.

Ritanna Armeni non ha avuto un compito semplice, scegliere tra tante tipologie letterarie per raccontare quello che un tempo si chiamava “il pubblico” intrecciato nel “privato” e viceversa. Scelta difficile sempre in particolare se il pubblico/privato coinvolge personalità  come Lenin e periodo storico come la rivoluzione d’ottobre.

A questo proposito mi auguro che nel centenario della Rivoluzione russa del 1917, accanto alle inevitabili ricostruzioni storiche più o meno obbiettive, trovi ampio spazio, anche con traduzioni in francese, questo libro della Armeni che getta tanta luce su Inessa Armand che fu appunto cittadina francese. Nacque infatti a Parigi nel maggio del 1874 da una relazione tra un cantante lirico ed una attrice che da Mosca si era trasferita in Francia. Ma da piccola fu mandata a Mosca con nonna materna e zia per alleggerire le spese della famiglia gravata da altre due sorelle e un matrimonio riparatore che scricchiolava. Andata sposa giovanissima ad Alessandr Armand, figlio di esuli russi conosciuto a Parigi, dopo avergli  dato 4 figli  a 28 anni si innamora del cognato di 17 anni e va a vivere con lui riuscendo a mantenere per tutta la vota ottimi rapporti con il marito. Incontra Lenin nel 1909 in un caffè a Parigi dove si incontravano gli esuli russi. Passione e organizzazione del bolscevismo sarà il binomio che li accompagnerà fino alla morte di lei.

Ritanna Armeni ha scelto di raccontare questa storia nel modo forse più difficile: non si è immedesimata in nessun personaggio, ne tanto meno in Inessa, benché molti tratti della sua biografia ricalchino anche le convinzioni ideologiche e professionali della Armeni, soprattutto sul versante dell’emancipazionismo femminile.
Invece le scene dialogate, le splendide descrizioni soprattutto dei luoghi e della natura (ottime le pagine sui caffè fumosi di Parigi e sulla campagna russa)non le hanno impedito anche lo scandaglio psicologico, lo scontorno dei personaggi spesso identificabili già dai portarit esteriori indicativi di un umore, uno stato d’animo, una personalità.

Insomma con “Di questo amore non si deve sapere, la storia di Inessa e Lenin” Ritanna Armeni ci regala una storia che non dimenticheremo soprattutto perché sconvolge stereotipi e pregiudizi, restituendoci la vita vera che è fatta di sorprese e sconfitte, felicità ed amarezze. Politica e amore.

Amore anche se il nome è Inessa e Lenin.

Neria De Giovanni
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