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Ritorna Susan Sontag e la malattia come metafora
29/10/2020, 14:57 | AttualitàLa malattia è il "lato notturno della vita".
"Una cittadinanza più onerosa", dice Sontag nella celebre metafora: si nasce con una doppia cittadinanza, nel regno dei sani e in quello dei malati. Sebbene tutti preferiamo usare solo il passaporto buono, prima o poi ognuno di noi è obbligato a identificarsi almeno parzialmente come cittadino dell'altro luogo.
Susan Sontag scrisse Malattia come metafora nel 1978, mentre era malata di cancro lei stessa.
Nel suo studio rivela che le metafore e i miti che circondano determinate malattie aumentano notevolmente la sofferenza dei pazienti e spesso impediscono loro di cercare un trattamento adeguato.
Attraverso una fitta rete di riferimenti letterari e culturali (da Lucrezio a Thomas Mann), Sontag illustra il repertorio delle più fertili mitologie elaborate nel tempo intorno alle malattie più temute (negli anni in cui scriveva: cancro e AIDS): dalla metafora della guerra a quella dell'invasore interno, fino al flagello vendicatore dell'AIDS, che punisce le colpe ed estingue i peccati.