Sei in: News » Attualità » Le sfide dell’innovazione nel nuovo libro di Francesco Rutelli, di Massimo Milza
Le sfide dell’innovazione nel nuovo libro di Francesco Rutelli, di Massimo Milza
31/10/2024, 18:37 | Attualità
Sarà che è stato Sindaco (ahimé, assai rimpianto) di Roma; sarà la sua discendenza familiare da un artista che ha abbellito con le sue sculture Roma e altre città, ma l'attenzione di Francesco Rutelli per il ruolo delle città e del loro espandersi a scapito delle aree rurali non si è mai estinto, con un occhio di riguardo a Roma, cercando di aggiornare il tradizionale assioma di Città Eterna dalla millenaria bellezza in una Smart City protagonista del cambiamento in “Tutte le strade partono da ROMA”, (2020 ed. Laterza).
In questo suo nuovo lavoro “Città vince, Città perde” (2024 ed. Laterza) Rutelli ritorna sulle sfide dell’innovazione e quelle per la vivibilità, le trasformazioni possibili e i problemi che connoteranno progressivamente città, metropoli e comunità urbane spesso ridotte in megalopoli con oltre i 10 milioni di abitanti.
Alla scoperta dell’impatto cruciale dell’Intelligenza artificiale nello sviluppo sostenibile, nel passaggio dal consolidato modello urbano all’innovativo concetto di ‘City Brain’ , quale ruolo avranno ancora le attuali città eredi dei modelli del passato?
Da sempre nella storia le città hanno avuto un ruolo attrattivo, determinante per cambiamenti decisivi per l’umanità.
Babilonia, Gerusalemme, Atene, Roma, Parigi, Londra, New York, Pechino…perché in certi momenti alcune emergono per dinamismo, piacevolezza, creatività e altre decadono e si spengono?
Perché una città vince e una perde?
L'analisi di Rutelli, (frutto di una consolidata esperienza politica e amministrativa che ci auguriamo possa mettere ancora al servizio di questo travagliato Paese),
individua le principali forme di cambiamento rese necessarie dalla crisi climatica, con la transizione digitale e quella dell’Intelligenza artificiale che muteranno abitudini, servizi, istruzione, lavoro; creeranno opportunità ma anche, se non ben governate, forme di sorveglianza di massa non troppo dissimili da quelle adombrate nei racconti distopici di Orwell o di Corrado Alvaro.
Non avremo edilizia, produzioni manifatturiere, né organizzazione degli uffici e del commercio uguali a quelle che abbiamo conosciuto per decenni. Dovremo cambiare molte realtà dell’abitare, della mobilità, del tempo libero.
Crisi demografica e immigrazione imporranno scelte cui siamo tuttora impreparati.
Altre domande cui risponde il libro: sarà meglio puntare sull'industrializzazione del turismo, su nuove infrastrutture e architetture, su grandi eventi, su cultura e patrimonio, sull’attrazione di investimenti e finanza o maggiormente sulla knowledge economy, basata su tecnologia, ricerca, innovazione, centri di formazione di eccellenza? A livello globale chi prenderà il testimone di Silicon Valley o di Hollywood Come impatterà il caos delle nuove megalopoli africane sul futuro prossimo dell’Europa? Sarà Singapore, o una conurbazione cinese, a interpretare il ruolo svolto per decenni da Hong Kong? Davvero verrà costruita NEOM, la città saudita nel deserto, lunga 170 km e con 9 milioni di abitanti?Crimine e violenze urbane metteranno in ginocchio grandi centri che prosperavano fino a poco tempo fa?
Nel gioco Città vince, Città perde c'è posto anche per la nostra Roma, che rischia di trasformare la sua conclamata eternità in un eterno declino, se non saprà realizzare trasformazioni coraggiose per una nuova e re-inventata partecipazione civica.
Francesco Rutelli
Città vince, Città perde
Collana Robinso 16 euro
EDIZIONI LATERZA