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ANNA MANNA E I SUOI VERSI PER ROMA
La fondatrice del premio Europa e cultura lancia la proposta per un'antologia di poesie sulla città eterna
23/09/2014, 13:42L'ultimo sabato di settembre la scrittrice Anna Manna ritirerà il Premio di Spoleto Letteratura nella città umbra.
Sarà l'occasione per antecipare il lancio di un progetto editoriale curata dalla stessa Anna Manna che vuole riunire in una Antologia diverse voci poetiche contemporanee su Roma.
Ecco alcune sue poesie sulla Città Eterna.
ROMA
Festosa ed annoiata
come una bella dea
ROMA
s'adagia senza stupori
su bellezze inaudite
scaltra s'adombra
se non la ami
e si ritrae
come un fiore carnoso
e succulento
sulle sue stesse membra
la cerchi di nuovo
ma è assente
svogliata
s'espande
di te non vuole saperne
così ti riprende
t'avvinghia
è un laccio che toglie
il respiro
è fango che macchia
è rosso di sera
è alba di grandi silenzi
Lontano nel mondo
ci provi
a scordare il sapore
dell'aria
il profumo
dei vicoli
caldi di storie
poi basta uno scroscio
vicino ad una fontana
magnifica
è lì
di nuovo
sfacciata e imperiale
percorre le vene
ti naviga dentro
è ROMA
da sempre
se tentenni nel cuore
è capace di abbracci stupendi
di sguardi infiniti
scolpiti nell'arte
se piangi ti culla
e tu succhi il latte
che ancora ti strega...
la maledici
la fuggi
e lei già si offre
bellissima e senza pudori
gaudente e spergiura
sorniona ti liscia le pene
appena ti sfiora
col vento bizzarro
dolcissimo
ai colli
sei in gabbia
di nuovo
sei a ROMA!
PARTIRE DA ROMA
"Quando la salutai
Roma
si volse appena,
era intenta a giocare
tra le braccia del vento.
Correva a nascondino
tra fontane e piazzette.
Forse si mascherava
di allegria per dispetto.
Era uno strappo amaro!
Lasciarci così
in piena estate!
Quando l'amore è
denso
come i tramonti ambrati
vicino al Colosseo!"
SOSTA INCANTATA A CASTEL SANT'ANGELO
Aprendo gli occhi
nell’oscurità di un tempo senza tempo
offro il fianco al sogno
è notte
ma pullula la città
di presenze
luci fatate
oscurità dense di promesse
Roma è stesa al mio fianco
ma lontanissimo il frastuono di una vita convulsa
Come una maga antica
nel dormiveglia la città si racconta
Gli angeli del Castello
assecondano le altalene dei miei ricordi
sfilano le piazze, i monumenti, le ingorde soste
nelle cucine antiche
le mille storie, la dolce vita, via Veneto
Piazza Navona, Trastevere, le campane a San Pietro
È un girotondo nel cuore e nella mente
assopita e calma dopo le dolcezze
della sera
Raccontarsi la vita
scrivere sulla pelle
le emozioni della città eterna!
Nel buio assaporo il risveglio
quando dietro i tendaggi dei sogni
lo spazio infinito del cielo
trafitto dalle architetture della ragione
nelle sublimi rovine circostanti
trafiggerà il mio cuore
e porterà il mattino .
LA PRIMA VOLTA...
"Quando arrivai scesi da una nuvola
così mi sembrò quella mattina.
Poi diventò un tappeto volante
sorvolai i sogni planando sui colli infiorati.
Giocavo per le strade variopinte
Piazza Navona mi svelò la gioia dei bambini
Via Condotti arti di seduzione e talismani.
Mi bagnavo a Fontana de' Trevi lavando dal viso le malinconie.
Dimenticavo tutto
tutte le cose storte del passato.
Salivo di corsa a Trinità dei Monti
poi scendevo volando fino al Colosseo.
Era un gioco
era un sogno
era un fuoco!
Era la prima volta che vedevo Roma!"