LAURA LILLI POETA, DAVANTI ALLE PORTE DEL PARADISO

Exergo

Il Buon Dio
Lavora a maglia.
Dritto e rovescio,
maschio e femmina.
Quale è quale?
Cade una maglia,
cadono gli anni
e il tempo.
Cade anche
la memoria.

Questa poesia è tratta dal libro “Dolce per le formiche” (Ed. Empiria) che Laura Lilli pubblicò nel 1996 e per il quale le fu assegnato l’anno successivo, nel 1997, il Premio Nazionale Alghero donna nella sezione Poesia.

Ho rivisto Laura Lilli l’inverso scorso durante la presentazione di un libro alla Biblioteca del Senato. Era ancora molto contenta di quel premio e quasi ironicamente mi ricordava come quello fosse l’unico premio per la sua poesia, lei che tutti ammiravano per la sua professione di giornalista, fondatrice del quotidiano “la repubblica”, e saggista.
Io ho un ricordo bellissimo di Laura Lilli ed anche una strana dedica nel libro premiato dalla Giuria del Premio Alghero donna che presiedo.

Dice la dedica: “A Neria, giornalista, scrittrice, critica, premiatrice, organizzatrice – e nuova amica. Con affetto, Laura”  fin qui, dedica affettuosa appunto e veritiera nei miei tanti ruoli. Ma il curioso viene nella data: Alghero, 1 giugno 1979! Le due ultime cifre sono invertite…dislessia? Originalità? Distrazione dei creativi?  Capita anche a me…

Nella poesia “Exergo” c’è una particolare attenzione al tempo che passa, alla memoria che non resta… E a Dio.
Proprio nella nostra chiacchierata dell’inverno  scorso Laura Lilli mi aveva parlato di un suo breve testo teatrale che avrebbe voluto affidarmi per pubblicarlo nella Collana Mignon della Nemapress, le edizioni che dirigo. Ebbene si tratta di un gustoso ed ironico dialogo tra una donna che si trova davanti alla porta del Paradiso e San Pietro che non la vuole far entrare perché in quanto donna ha tutti i difetti ed i peccati del mondo!

Ma suppongo che adesso Laura Lilli abbia avuto una sorte migliore del suo personaggio.