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"ASCOLTARE L'OPERA D'ARTE" A SPAZIO PLUS ARTE PULS
23/01/2017, 13:43Presso lo Spazio Plus Arte Puls, giovedì 26 gennaio alle ore 18,00 si terrà la presentazione del libro Ascoltare l’opera d’arte di Ida Mitrano, opera vincitrice per la critica d’arte del “Premiotredici” 2016.
Con l’Autrice ne discuteranno Ennio Calabria artista, Neria De Giovanni editrice (Nemapress) e Danilo Maestosi artista e giornalista. L’evento è a cura di Rita Pedonesi (Archivio Calabria).
Il libro prende in considerazione alcune domande tipo che esprimono difficoltà, curiosità, incomprensione, polemica da parte di un fruitore qualunque e che consentono all’autrice di individuare i grandi temi che ritiene siano oggi centrali per una critica d’arte che voglia rifondare la lettura dell’opera su nuovi parametri di giudizio: Dal sapere all’essere. Il germe del nuovo; Nello spaesamento le ragioni dell’arte; La centralità della relazione come possibilità dell’essere e dell’accadere; L’opera testimone del tempo e dell’altrove. Pochi ma essenziali per un testo che propone un approccio “relazionale” all’opera fondato sull’ascolto. Ma cosa vuol dire “ascoltare l’opera d’arte”? Scrive l’autrice: «Se guardare un’opera è un’azione che consideriamo scontata, ascoltarla, invece, ci stupisce. Da questo stupore che è apertura al ‘nuovo’, nasce il libro. Sentire ed esprimere con libertà il mio rapporto con l’opera, attingendo a esperienze e studi anche d’altro tipo per restituire il senso del mio lavoro critico e affermare il mio essere parte, e non super partes, della triade ‘artista-opera-fruitore/critico’ ha per me un profondo significato: quello di voler condividere la ‘pratica’ di un orientamento critico centrato sull’unica realtà fondante della critica d’arte, la ‘triade’ appunto, e sull’esperienza che l’arte è relazione e che la critica nasce dall’essere in relazione con e nella ‘triade’».
A tal fine, il libro presenta una raccolta selezionata di testi critici dell’autrice, limitatamente agli ultimi dieci anni circa. Una rete di rimandi tra i testi stessi, le domande e le risposte non per teorizzare a priori una metodologia critica ma per proporre una via d’accesso all’opera fondata sull’essere e non sul sapere, sul sum e non sul cogito. «Il critico - afferma Ida Mitrano - deve rinunciare alla sua autorità e spostare l’attenzione dal ‘sapere’ al ‘non sapere’, dall’ego all’opera. Ritrovare il tempo dell’ascolto proprio quando il tempo non ci appartiene più, nel continuo proiettarsi della mente nella dimensione del tempo virtuale da un lato, e nell’attesa di un futuro che la mente stessa anticipa dall’altro, consente una nuova relazione con l’opera, dove il pensiero lascia posto all’essere, all’accadere. È un ribaltamento di piani che modifica sostanzialmente il rapporto con i processi della creatività. Dare priorità a questa diversa visione della critica d’arte, con uno sguardo aperto all’essere più che al fare, al saper essere per saper fare, è stata l’unica ragione che mi ha spinta a scrivere questo libro».
In occasione della presentazione del libro, presso lo stesso Spazio, dal 26 al 30 gennaio, saranno esposte le opere di alcuni degli artisti dei quali Ida Mitrano ha scritto in questi anni: Anna Addamiano Maria Pina Bentivenga Nunzio Bibbò Ennio Calabria Sabrina Carletti Antonella Catini Solveig Cogliani Giovambattista Cuocolo Franco Ferrari Simonetta Gagliano Ida Gerosa Gino Guida Alessandro Guzzi Antonio Iacovetti Alessandro Kokocinski Stefania Lubrani Ferruccio Maierna Piero Mascetti Danilo Maestosi Alfio Mongelli Mario Moretti Sigfrido Oliva Vito Pancella Alessandra Pedonesi Claudio Perri Marilisa Pizzorno Nino Pollini Pino Reggiani Mariarosaria Stigliano.